Nuovo SOS dal Titanic a 108 anni dall'affondamento

Il Titanic è affondato nell’Oceano Atlantico dopo essersi scontrato con un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912. Il suo relitto, che era già leggendario prima che il film con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet ammantasse la tragedia di un ulteriore strato di romanticismo, riposa da allora a una profondità di circa 3800 metri, 600 km a sud ell’isola canadese di Terranova. Il relitto giace diviso in due pezzi principali, a circa 600 metri l’uno dall’altro.

Per quasi un secolo dal momento del naufragio si è discusso della possibilità di recuperare il relitto, ma il tentativo principale è fallito nel 1996. Recentemente un team internazionale di esploratori di acque profonde e scienziati guidati da Caladan Oceanic ha visitato il relitto per la prima volta da 14 anni, attraverso 5 diverse immersioni in 8 giorni all’inizio di agosto 2019.

Il team ha usato telecamere modificate appositamente per adattarsi alla struttura del relitto, e i risultati delle ricerche verranno pubblicati insieme a un documentario della Atlantic Productions a Londra.

Purtroppo però l’esplorazione non porta buone notizie: il team ha scoperto che dopo oltre un secolo nella gelida acqua di profondità alla temperatura di circa 1 grado, il relitto è diventato vulnerabile dai vortici ed è sottoposto all’usura di correnti marine in continua variazione.

Sale, batteri e corrente stanno avendo sul relitto un effetto peggiore del previsto. Uno “scioccante deterioramento” è stato osservato negli alloggi degli ufficiali, dove il capitano aveva le sue stanze. “La vasca da bagno del Capitano era una delle immagini preferite degli appassionati del Titanic e ora non c’è più”, afferma Parks Stephenson, storico del Titanic. “e il deterioramento continuerà ad avanzare. ”

Sul sito la squadra ha deposto una ghirlanda e tenuto una breve cerimonia in onore delle vittime del 1912. A breve potrebbe crollare anche il tetto del salone di prua, oscurando gli interni della nave.

La natura sta facendo il suo corso e non ci sono elementi che facciano sperare che il processo rallenti o si fermi, a meno che qualcuno – ma al momento pare improbabile